La grotta sorrentina

Si racconta che quando Antonio acquistò Italia dai fratelli Di Leva, per un po'di tempo lo scafo fu lasciato a Sorrento poiché i lunghi anni di inutilizzo dell'imbarcazione che era stata lasciata a terra, avevano segnato duramente i legni
e per questo si rese necessaria un opera di recupero. Il lavoro fu affidato a dei cantieri sorrentini che però tardavano nella consegna nonostante i ripetuti richiami del nuovo armatore che era ansioso di poter navigare con Italia.

I cantieri sorrentini ancora adesso sono situati lungo la costa della penisola in quei ristretti spazzi divisi fra il mare ed i roccioni calcarei e molti di essi si avvalgono di grotte ricavate nella roccia che fungono spesso da magazzino e proprio in una di queste era stata depositata la nostra barca per i lavori ormai completati ma nell'attesa di essere riposta in mare.

Antonio non poteva sapere che la fortuna era con lui quando il cantiere temporeggiava nel rilasciargli lo yacht.. infatti era il 1980 e mentre da giorni Antonio si recava a Sorrento per ottenere la barca un evento sconvolse l'intera regione. Il terremoto dell'80 fu causa di enormi distruzioni in tutto il territorio ed anche Sorrento fu coinvolta in questa tragedia. Molti costoni di roccia caddero ed anche il nostro cantiere fu colpito. 

Tanti macigni caddero sullo spiazzale e molte barche furono letteralmente distrutte dalla frana altre gravemente danneggiate....

E la nostra Italia?

Antonio preoccupatissimo dell'evento, corse a Sorrento per vedere cosa poteva esser successo alla sua imbarcazione. Arrivato al cantiere quasi in lacrime osservava i molti scafi sommersi dalla polvere e dai massi. Anche quelli in mare erano stati danneggiati. Non riusciva a distinguere le barche e non sapeva se fra quelle c'era anche la sua Italia.

Corse poi nella grotta e sorpresa! Meravigliosa sorpresa! La sua barca era ancora lì e l'antro aveva resistito splendidamente alle sollecitazioni di quelle potenti vibrazioni.
E fu così che il destino volle che l'Italia giungesse fino a noi .


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