Venti pazzi

16/06/2011

luigi alla scotta spyUn'avventurosa regata ha impegnato gli equipaggi della lega al 7°appuntamento del campionato. Per Italia 11 marinai nero vestiti ognuono con il suo ruolo scolpito sul dorso e gli sfavillanti cerchi olimpionici sul petto, un solo pensiero raggiungere il risultato che ci conclamerebbe con una regata di anticipo campioni del primaverile 2011.

Alla partenza gli equipaggi avversari continuano nella loro tradizionale tattica che consiste nel posizionarsi sul prolungamento della linea di partenza dal lato della barca giuria indipendentemente dal vento e con l'ottica insolente di pretendere spazio in partenza puggiando sugli avversari.
Noi non riusciamo ad avere il tempo di valutare la precisa posizione della linea di partenza rispetto al vento, anche se sembrava essere correttamente bilanciata; la scelta quindi era quella di partire a qualche decina di metri dall'estremo desto. Riusciamo a posizionarci correttamente mentre molti erano ancora su quel prolungamento ad un miuto dal via. Partiamo come primi sulla destra e sotto di noi Valentina e "Frittatina ancora" leggermente più avanti.
Dopo poche centinaia di metri viriamo in direzione della costa percorso già scelto da alcuni minuti da Grandepuffo; l'inseguimento termina con una virata sotto costa che rende lampante il divario da loro che erano un paio di centinaia di metri dietro di noi.
Un bordo pieno di buoni ci spinge fino alla boa di bolina e poi via di spy scegliendo una rotta rettininea fino alla boa successiva.
Non riusciamo ad avere la meglio su Abacaxi finché rimaniamo di poppa, ma in bolina otteniamo il sorpasso.

A metà della bolina camminiamo spediti sui 6 nodi, ma avanti a noi c'erano barche in stallo. Il tempo di intuire il cambio di vento e già ci ritroviamo a gran lasco. Montiamo frettolosamente lo spinnaker e prosieguiamo superanodo anche quelle barche poi calo quasi totale di vento. Rialziamo il genoa per evitare la caramela. Camminiamo a malappena.
Ecco il vento tornare di bolina. Riprendiamo velocità e ripassiamo la boa di bolina con un distacco di 10 minuti sugli avversari.
La rotta verso il largo non paga.brindisi finale Velleggiamo celeri ma con problemi alla varea del tangone che si apre da sola. Ci distraiamo e usciamo troppo in mare aperto.
Dopo l'abbattuta cala il vento poi gira poi di nuovo di prua. Ed è così che raggiungiamo l'ultima boa. Il vento era aumentato e la barca sbandava molto. Gli avversari incalzavano recuperando il divario conquistato nel precedente giro, ma al traguardo passiamo primi in reale e compensaro con poco più di un minuto di vantaggio sul secondo.

Entriamo in porto stappando una bottiglia di Ferrari per festeggiare la vittoria del campionato primaverile 2011...
W l'Italia



Il mondo a vela
Il nostro mondo
Privacy Policy