Velalonga 2015

29/09/2015

La manifestazione della Velalonga non è mai stata una regata dove la barca Italia potesse esprimere qualità, poiché il sovraffollamento di imbarcazioni, specie in partenza, e la classifica senza rating, non aiuta a raggiungere risultati interessanti.

Il vento di grecale ha obbligato il comitato di regata a dare corso ad una partenza con andatura di poppa. L'armatore ha richiesto più mani di terzaroli e l'esclusione dello spinnaker per questa partenza per il timore di crescita del vento nel corso della competizione.
La partenza sfortunata, perchè eseguita nei pressi di un meteor che navigava contromano dopo il via, ha fatto andare in crisi Antonio che per evitare rischi di collisione ha preferito tornare nel lato di prepartenza. Ultimi come sempre iniziamo a navigare verso la prima boa.
Finalmente partiti iniziamo subito a competere con le barcazioni vicine cercando di realizzare qualche sorpasso.Armatore Sisimbro Dopo la prima boa si affronta il secondo tratto di poppa e solo a quel punto l'armatore decide di sostituire il fiocco di prua con un genoa. Si conduce verso la seconda boa di poppa attraverso una rotta rettilinea, ma nonostante il mezzo nodo in più di velocità lasciamo sfilare tutti sopravento per evitare che al giro della stessa ci si trovi stretti fra le barche.
Siamo in cinque ad arrivare alla fine del tratto e quelli interni girano prima e meglio, però nella bolina Italia inizia a volare sull'acqua.
Nel primo mezzo miglio sorpassiamo 4-5 barche in velocità, ma raggiunti poco più di 6 nodi l'armatore inizia a temere per la sicurezza della barca e decide di riarmare il fiocco. Viriamo verso la costa per posizionarci in una zona meno trafficata del campo di regata ed eseguiamo il cambio vela.
Molte barche erano scappate via ed ora procedavamo con lentezza e solo con una scelta accurata del bordeggio riusciamo prima a rimanere vicini agli avversari a noi più prossimi, poi iniziamo a distanziarli fino a recuperare nuovamente il gruppo della precedente boa.
Al giro della boa di bolina avevamo tutte le barche del gruppo di coda dietro di noi e manteniamo la posizione fino alla boa della partenza. Nuovamente di poppa issiamo stavolta un genoa intermedio e nel secondo tratto poppiero, visto il vento ormai calato, togliamo tutte le terzaroli della randa. Tallonati da due imbarcazioni fino alla seconda boa di poppa ricominciamo a bolinare.
Il vento era minimo e iniziavamo a pensare di non arrivare per il tempo limite. alcune barche comunicano via radio il loro ritiro.
Improvvisamente il vento si azzera; silenziosamente cambia e ruota di 110° ma con poca pressione... Nessuno se ne accorge. Noi filiamo le nostre vele e puntiamo la prossima boa con andatura di lasco. Con poco più di tre nodi di velocità iniziamo a recuperare altre barche, posizionate ancora con la rotta della vecchia bolina, lontane quasi mezzo miglio. I salti di vento si ripetono, ma noi li seguiamo. Passiamo in mezzo ad altre quattro barche e li lasciamo indietro. Il vento riprende un po'di forza a poche centinaia di metri dalla boa ed è di nuovo di bolina. Nessuno riesce a starci dietro e percorriamo il tratto finale senza altri avversari a prua e tagliamo il traguardo liberi da inseguitori.

La classifica è comunque impietosa, ma con vele sempre ridotte e senza spinnaker non si poteva immaginare altro risultato. La Velalonga ci ha comunque regalato una giornata di sole con emozioni fatte di sorpassi, salti di vento, tanti cambi vela che comunque una minima competizione.


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