Un buon risultato perso

12/10/2011

Armatore Sisimbro L'ultimo weekend è stato dal sapore molto amaro. Per la IV regata del campionato le previsioni meteo facevano presagire una difficile giornata di vela.
Già dall'uscita dal porto si potevano misurare oltre quindici nodi di Grecale, vento raro dalle nostre parti.

Ci presentiamo adeguatamente terzarolati sulla linea di partenza con un fiocco a prua ed una randa all'altezza della crocetta più alta. Una regolazione di sicurezza che di bolina ci faceva veleggiare poco sopra i sei nodi.
Di tutti gli isciritti erano presenti meno del 50% delle imbarcazioni, ma al via del secondo gruppo, a cui apparteniamo, non è mancata la ressa in linea.
Partiamo tutti molto vicini distribuiti sul piccolo varco di partenza nei pressi del Capo di Posillipo. Noi sottovento a Grandepuffo, Twist più in alto ancora già fuggiva inseguita da Big Lilliput.
Appena liberi viriamo per toglierci dai rifiuti di Grandepuffo, ma su mure a sinistra andavamo a velocità inferiore e così alla virata successiva, di lì a poco eseguita, già era chiara la perdita di acqua sulle altre imbarcazioni.
Anche Grandepuffo prova il bordo a mure a sinistra e si accorge presto di quanto fosse sfavorevole. Finalmente troviamo dove cambiare mura e cominciamo a dirigerci verso destra.
Il bordo è buono, sorpassiamo Bellablu e recuperiamo e sorpassiamo Grandepuffo, ma Twist è già lontana a più di 300m.
Viriamo in boa eseguendo la manovra molto prima di Twist che sembrava essere giunta troppo oltre. Inizialmente la scelta sembrava giusta, ma il vento oscillava moltissimo e ci troviamoa dover fare altre due virate.

Nella poppa osiamo solo issare il genoa evitando di issare lo spy come quasi tutta la flotta, ma con questa velatura riusciamo comunque ad essere sempre sopra i sette nodi.
I nostri avversari erano a qualche minuto di distanza dietro di noi tranne Twist che manteneva inalterato il divario, mentre non sapevamo più dove fosse finita Big Lilliput.
Il vento aumenta e nonostante l'andatura rimontiamo il fiocco per non sforzare oltre l'attrezzatura. La scelta è stata corretta, infatti di lì a poco ci accorgiamo di avere difficoltà ad abbattere con la randa.
Eseguiamo un largo giro della boa di poppa, ma mentre andiamo all'orza finalmente ci rendiamo conto dell'impraticabilità del mare. Il vento era oltre i 25 nodi e le onde salivano oltre la murata spazzando la coperta e bagnando tutto l'equipaggio.
Caliamo con difficoltà la randa e tentiamo di procedere con il solo fiocco che scopriamo essersi danneggiato avendo uno strappo sulla balumina, ma anche così il vento e le onde rendevano difficili la bolina e la virata.
In quel momento non avevamo alternative e la regata era ormai dimenticata. L'armatore cercava di non trapazzare troppo la barca cercando di prendere le onde al mascone quindi fuori dalla logica della bolina, finchè non decide di portare la barca nel porto di Nisida, più facile da raggiungere.
Si inizia quindi a scendere dinuovo il vento. Solo dopo alcune decine di minuti, quando il vento torna a livelli accettabili l'armatore propone di rientrare a Molosiglio. Si ricomincia quindi a risalire il vento bordo dopo bordo a partire dalla meda della Cavallara.
All'altezza di Mergellina ci rendiamo conto che per pochi minuti non riusciamo a passare il traguardo prima del tempo limite.

Viste le condizini eccezionali del vento oltre i 30 nodi e i danni riportati a varie imbarcazioni c'è da chiedersi se non fosse il caso di annullare la regata, ma resta l'unica risposta di un ulteriore risultato negativo inevitabile che spazza via anche il dubbio di poter conquistare una decente posizione in classifica generale per la fine del campionato.



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