Regata di rodaggio | 27/04/2015 |
Saltato il secondo allenamento per una cima nell'elica, problema che ci ha fatto rilevare l'ennesimo lavoro di sostituzione viti con perni da eseguire, eccoci alla prima prova del campionato.
I raggruppamenti ci vedono in ORC 1-2 dove non ci sono rating simili al nostro, ma barche con una lunghezza fuori tutto (LOA) prossima alla nostra misura: DIECITRENTUNO, ORASI', e ALCOR V sono le nostre avversarie, la più piccola delle quali vanta un LOA di 13,35 metri con lunghezza al galleggiamento (LGL) di probabili 13 metri contro i nostri 9,30 m!! (Cosa comporta la differenza)
Con le nuove istruzioni di regata a partenza unica per le 35 barche iscritte, Antonio mette una buona ipoteca per garantirsi l'ultimo posto in linea di partenza, ma 5 - 6 barche riescono comunque a fare peggio. Partiti in boa risulta anche impossibile decidere di virare mure a sinistra, così occorrerà attendere che tutto il gruppo di coda lo abbia già fatto.
Arrivati sotto costa inizia il bordeggio verso il cancello su boe e poi verso la meta finale di Procida.
Già dopo la partenza era evidente che qualcosa non andava nelle regolazioni. La randa portava molto male e sventava nella parte bassa per il flusso che il genoa creava sottovento. A sua volta la vela prodiera, che di per sé estremamente grassa per la vecchiaia, non lavorava efficientemente. Tutto questo ci faceva perdere velocità.. almeno un nodo rispetto agli standard a cui siamo abituati. Qualche soluzione migliorativa la si riesce a trovare già durante la regata, ma sembrava non bastare.
Nel Golfo di Pozzuoli finalmente arriva l'atteso salto di vento a destra come da previsioni meteorologiche che ci fa ricuperare diverse posizioni e ci consente di arrivare in zona traguardo con un unico bordo.
Nel rientro in porto si procede a cazzare la base randa, essendo una manovra non eseguibile in navigazione, che chissà per quale ragione era estremamente filata.
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