La rivalsa di Italia

13/11/2011

Porto di Procida Quest'anno purtroppo La regata del vino a Procida è stata fortemente condizionata da un evento sfortunato.
Tantissima era la voglia di regatare di nuovo dopo tante delusioni avute nell'Campionato Autunnale, ma per questa giornata l'equipaggio si è ridotto all'armatore, Mimmo, Luigi, Marco F. e Pino, l'armatore di Calipso che non era riuscito a portare il suo meteor per gareggiare, ma non voleva rinunciare a questa gara.
Evento critico della giornata è stato quello di aver trovato una cimetta di nylon aggrovigiata nell'elica al momento di mollare gli ormeggi. Grazie a Pino, che si propone per il bagno fuori stagione, ci liberiamo dell'inconveniente, ma nel frattempo tutti avevano già raggiunto la linea di partenza che era dall'altra parte dell'isola.
Ci affrettiamo a Raggiungere gli altri, ma sebbene avessimo avvisato la barca giuria dell'inconveniente viene comunque data la partenza quando noi eravamo ancora lontandi dalla linea.

Finalmente partiamo, ma con quasi cinque minuti di ritardo, due virate per raggiungere la boa di bolina molto ravvicinata alla linea del via e già recuperiamo un paio di yacht.
Di poppa tardiamo pochi minuti per issare lo spinnaker, ma nel frattempo già siamo alle calcagna di altre quattro imbarcazioni.
Nonostante le difficoltà di manovra nelle abbattute, dato l'esiguo equipaggio di cinque elementi, superiamo senza difficoltà altre barche; ma una si distanzia su tutti, Astra, che per prima gira la boa di poppa.
Superiamo Anche il 40 piedi davanti a noi sulla boa raggiungendo così il secondo posto.

Ora risalivamo il vento, ma siamo abbastanza ridossati da Vivara e Procida nel tratto che costeggia il Parco di Nettuno.
Nel bordeggio non riusciamo a stabilire quanto recuperavamo su Astra che era abbastanza distante da noi da non lasciare molte speranze di recupero.
Per un po'il vento ci da buono mente l'avversario era su mure opposte, ma poco riusciamo a rosicchiare in termini di acqua su di loro. All'arrivo riusciamo a tenere dietro il 40 piedi che nel frattempo incalzava.

La giornata si conclude con un secondo posto in reale a poco meno di cinque minuti da Astra che però era partita con molti minuti di vantaggio, mentre compensando i tempi scendiamo al terzo posto, rimanendo così con l'amaro di una partenza persa per la troppa rigidità di un comitato di regata che con soli nove iscritti si permette il lusso di far partire solo sette imbarcazioni, una infatti non si è proprio presentata in mare.
Potevamo regatare come in un duello corpo a corpo per il primo posto se le cose fossero andate diversamente a vantaggio dello spettacolo e del divertimento, ma non è stato così.



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