Grandi Vele Gaeta 2010

07/07/2010

Foto aerea di ItaliaCrescono i pirati di Italia, in numero ed in capacità!
Non si può mancare all'appuntamento di Gaeta che con la sua manifestazione lascia sempre un mare di ricordi indelebili nella mente di chi, fortunato, partecipa a queste regate.

Di per sé le regate non lasciano molto speranze a noi "italiani" visto che ci troviamo a fronteggiare professionisti della vela, ma resta comunque piacevole l'ambiente che, a differenza di altri si mantiene cordiale ed amichevole.
Stranamente l'equipaggio è numeroso, all'appello si presentano Antonio, Mimmo, Barbara, Nicola, Marco, Luigi, Ivan, Nunzia, Emanuele ed Amedeo.

La prima regata ci lascia molte emozioni con partenza insolita di gran lasco che ci mette in difficoltà nel manovrare subito con lo spinnaker. Una drizza ci crea problemi e partiamo con un minuto e più di ritardo, ma la poppa sembra favorirci. Recuperiamo su molti e anche lentamente su Vega che è avanti di poche centinaia di metri mentre Aria è già lontana.
Per evitare problemi caliamo lo spy sul secondo tratto del "quasi pentagono" che formava il percorso, ma la velocità al lasco/traverso ci fa perdere terreno su Susanna II che in boa ci stringe preoccupantemente.
Nella bolina tentiamo il bordo lungo storicamente scelto da Vega, padrona di casa, che ci spiana la via in un varco fra le coltivazioni di mitili e pesci. Da lì pochi miglia ci portano al traguardo.

Nella successiva regata svoltasi lungo la costa che porta nei pressi dell'Eneas a Sperlonga, i 16mn segnano un distacco notevole fra noi e gli altri otto metri S.I.
Dopo un primo bordo verso Punta Stendardo fatichiamo a restare allacciati al gruppo perchè sottovelati. Partiamo infatti con genoa olimpico e randa terzarolata come nel giorno precedente, ma il vento era meno intenso.
Il lungo tratto di poppa ci permette di recuperare Manta e di accostarci a Susanna II, ma il risultato non poteva che vederci ultimi nella nostra categria.

Nell'ultima prova simile, ma più corta di quella precedente, risciamo finalmente ad eseguire una partenza dignitosa. Pochi sono i metri che ci separano inizialmente dagli avversari, ma recuperiamo solo sulle barche non appartenenti alla nostra classifica.
Rapidamente sorpassiamo Manta e Stella Polare con una rotta molto orziera ma in boa, stretti fra i motoscafi dei diportisti, viriamo prima del dovuto e con difficoltà superiamo la boa dopo esser stati sorpassati e tornando quindi alle precedenti posizioni.
Forziamo una poppa piena per prendere acqua da Manta che alla boa successiva torna dietro di noi.

Questo vi dovrà bastare poichè nulla racconteremo delle bravate di Nicola e Marco, né delle partite a ping pong, né dei bagni in spiaggia e sulla barca.. né di tutto il resto.

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